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Finanziamento per la videosorveglianza nei comuni: come procedere per la richiesta

Un’analisi sintetica del decreto del Ministero dell’Interno del 20 dicembre 2023 che descrive le modalità di presentazione delle richieste e i criteri di ripartizione delle risorse stanziate per accedere al finanziamento per la videosorveglianza.

Mariasole Vadalà

10 Gennaio 2024

Il decreto del Ministero dell’Interno del 20 dicembre 2023 stabilisce le regole e i requisiti per l’accesso al finanziamento destinato ai comuni, unioni di comuni e associazioni di comuni interessati a implementare sistemi di videosorveglianza per la prevenzione e il contrasto della criminalità diffusa.

Tale decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30-12-2023, descrive le modalità di presentazione delle richieste da parte dei comuni interessati, nonché i criteri di ripartizione delle risorse stanziate dall’articolo 1, commi 676 e 677, della legge 29 dicembre 2022, n. 197.

Requisiti di ammissibilità delle richieste

Le richieste possono essere avanzate da enti che hanno sottoscritto patti per la prevenzione della criminalità, che non hanno già beneficiato di finanziamenti precedenti, che hanno progetti approvati in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e che dimostrano disponibilità finanziaria per la manutenzione dei sistemi di videosorveglianza.

Non è ammesso il finanziamento di alcun progetto per i quali l’importo superi i 250.000 euro. Altresì non è ammesso il finanziamento per la sostituzione o manutenzioni di impianti e o sistemi già realizzati.

Termini e modalità di presentazione delle richieste

Le richieste devono essere presentate entro novanta giorni dalla pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale alla Prefettura-UTG territorialmente competente che le trasmette a sua volta al Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza – Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia non oltre i trenta giorni successivi.

Commissione di valutazione e graduatoria

Tali richieste vengono valutate da una Commissione appositamente nominata che stila la graduatoria provvisoria e garantisce eventuali assegnazioni differenziate per alcuni comuni di specifiche regioni.

La valutazione si basa su criteri come l’indice di delittuosità del comune, la popolazione residente e il rapporto percentuale tra cofinanziamento proposto e importo totale del progetto.

La graduatoria definitiva verrà pubblicata sul sito del Ministero dell’Interno.

Erogazione del finanziamento per la videosorveglianza e controlli successivi

I progetti ammessi al finanziamento per la videosorveglianza devono essere eseguiti entro centoventi giorni dalla data di formale comunicazione, di cui all’art. 8, comma 3 del già citato decreto. È fatta salva l’eventuale proroga concessa dalla Prefettura-UTG competente, a seguito di motivata e documentata richiesta da parte dell’ente beneficiario.

L’erogazione avviene secondo le seguenti modalità:

  • il 20% ad avvenuta approvazione del contratto di appalto;
  • il 40% ad avvenuta consegna dei lavori, ovvero all’avvio dell’esecuzione;
  • il 30% alla presentazione dello stato finale dei lavori, ovvero delle forniture;
  • il 10% ad avvenuto collaudo dei lavori, ovvero della verifica di conformità

Il mancato rispetto dei tempi di esecuzione può portare alla revoca del finanziamento e alla restituzione delle somme.

Decadenza e invarianza finanziaria

In caso di decadenza o revoca del finanziamento, le risorse vengono assegnate ad altri enti in base alla graduatoria definitiva. Il decreto sottolinea inoltre l’obbligo di garantire l’invarianza finanziaria nell’attuazione di queste disposizioni.

Al decreto è allegato il modulo per la presentazione della richiesta di finanziamento a valere sulle risorse finanziarie fissate in 19 milioni di euro per l’anno 2023 dall’articolo 1, comma 676, della legge 29 dicembre 2022, n. 197. Scarica e compila l’Allegato A!

Il decreto del Ministero dell’Interno del 20 dicembre 2023 (versione completa qui) rappresenta un quadro dettagliato e rigoroso per l’accesso ai finanziamenti per i sistemi di videosorveglianza, ponendo regole chiare e procedure precise per garantire una corretta esecuzione dei progetti e la trasparenza nell’assegnazione delle risorse.

Cogliamo l’occasione per ricordarvi che oggi è indispensabile rispettare il GDPR in materia di videosorveglianza e che le organizzazioni pubbliche e private devono impegnarsi ad utilizzare questo strumento in modo responsabile e trasparente. Come chi era presente sa, abbiamo ampiamente parlato di questa tematica nel corso “Videosorveglianza a norma GDPR” che abbiamo tenuto il 3 ottobre 2023.

In materia di privacy e videosorveglianza, per offrire il miglior supporto possibile ai nostri clienti, lavoriamo in collaborazione con la società Trust Data Solutions Srl. Richiedi un preventivo scrivendo a privacy@pabli.it.

Mariasole Vadalà

10 Gennaio 2024

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