Con il DPCM del 24 settembre 2020, poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 302 del 4 dicembre 2020, sono stati definiti la ripartizione, i termini, le modalità di accesso, il monitoraggio e la rendicontazione dei contributi destinati ai comuni delle aree interne, a valere sul Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali per il triennio 2020/2022.
I beneficiari
Il Dipartimento della Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha utilizzato il criterio della perifericità e della minore dimensione demografica per l’assegnazione del contributo. Il Dpcm aree interne 2020 ha stanziato un totale di 210 milioni di euro, distribuiti tra i 3.101 beneficiari. I comuni coinvolti sono quelli periferici e ultra-periferici delle aree interne con meno di 5000 abitanti e gli intermedi fino a 3000 abitanti.
L’utilizzo
I comuni possono utilizzare il contributo per finanziare azioni di sostegno economico in favore di piccole e microimprese, anche per ovviare alle difficoltà economiche derivanti dall’epidemia da COVID-19.
Per accedere ai contributi erogabili dall’ente, le attività devono possedere i seguenti requisiti:
- svolgere attività economiche attraverso un’unità operativa ubicata nei territori dei comuni, ovvero intraprendere nuove attività economiche nei suddetti territori comunali;
- essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese;
- non essere in stato di liquidazione o fallimento e non essere soggette a procedure di fallimento o concordato preventivo.
Le azioni di sostegno economico possono ricomprendere:
- erogazione di contributi a fondo perduto per spese di gestione;
- iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali.
La registrazione sul Registro Nazionale degli Aiuti di Stato
La normativa di riferimento prevede che, prima dell’erogazione del contributo, per ogni beneficiario sia attivato un CUP.
I CUP devono essere obbligatoriamente registrati sul portale dedicato del RNA.
Nella fase di concessione il Registro consente ai beneficiari dei contributi di effettuare dei controlli amministrativi attraverso il rilascio di specifiche “visure” che recano l’elencazione dei benefici di cui il destinatario dell’aiuto abbia già goduto negli ultimi esercizi in qualunque settore.
Il monitoraggio sul SiMon WEB
Il DPCM 24 settembre 2020 definisce le modalità di monitoraggio dei contributi, effettuato obbligatoriamente attraverso il portale SiMon WEB. Dopo aver ricevuto la comunicazione, inviata automaticamente dal Sistema di Monitoraggio ai comuni aventi diritto, contenente il file .xls per la richiesta di accreditamento, il comune può accreditarsi al Programma Operativo “AREE INTERNE”.
La revoca
Nel caso di mancato o parziale utilizzo, verificato attraverso il monitoraggio, il contributo può essere revocato, integralmente o parzialmente entro sei mesi dalla conclusione dell’annualità di riferimento.
La pubblicità
I comuni assegnatari dei contributi a fondo perduto aree interne sono tenuti a rendere nota la fonte di finanziamento, l’importo e la finalizzazione del contributo nella sezione “Amministrazione trasparente” del loro sito internet.