Twitter è un social media molto interessante poiché a differenza di altri tra cui Facebook, di cui abbiamo parlato qualche settimana fa, che si fondano sulla gestione dei rapporti tra le persone che lo frequentano, permette di parlare ad un pubblico ben più ampio attraverso i Trending Topic. Questi ultimi, di cui l’acronimo è TT, sono stati introdotti nel 2010 proprio da Twitter all’interno di un box che segnala in tempo reale i i 10 più utilizzati. In un primo momento si trattava di argomenti a livello mondiali, poi nel 2012 sono state introdotte le tendenze in base alla geolocalizzazione. Se riusciamo a maneggiare adeguatamente le tendenze il nostro pubblico si amplia a dismisura.
Dunque basta un clic per rendere i propri contenuti accessibili a tutti, ma a tutti davvero. Qui infatti è possibile seguire chiunque e, al contempo, essere seguiti da chiunque.
Su Twitter è meglio evitare di rivolgersi in modo troppo autoreferenziale, bisogna essere disponibili al confronto costante. Richiede impegno seguire un account seriamente, bisogna essere disponibili a rivedere il proprio piano editoriale in corsa in base a ciò che accade. Per questo consigliamo un presidio costante e un monitoraggio vigile, in modo da diluire i propri contenuti nell’arco della giornata evitando di concentrarli in poche ore.
Twitter è lo strumento giusto per seguire eventi e criticità in tempo reale, è lo strumento con cui comunicano il mondo dell’informazione ed è proprio per questo che i protagonisti della Pubblica Amministrazione devono esserci.
L’importanza di costruire una community
Ci sono due differenti livelli di community digitale ed è di fondamentale importanza prestare attenzione a costruire relazioni solide e durature.
La PA in questione deve aspirare a costruire una community di primo livello rappresentata da coloro che sono coinvolti in modo diretto nell’attività pubblica: enti locali e territoriali, società partecipate, associazioni ma anche cittadini coinvolti in modo attivo e interessati alla gestione della cosa pubblica.
Se questi soggetti, una volta menzionati e gratificati pubblicamente, interagiscono con i nostri tweet ci permettono di comunicare con la community di secondo livello che è composta da coloro che seguono chi ci segue.
Azioni importanti da compiere e tenere a mente
1. Utilizzare le menzioni
Per farlo è sufficiente premettere la chiocciolina (@) al nome dell’account da coinvolgere. Si può fare a prescindere dal fatto di essere seguiti o seguire quel determinato account. La citazione invia una notifica automatica all’account menzionato. Solitamente l’account citato tende a retwittare il messaggio per renderlo virale.2.
2. Usare gli hashtag
È utile per inserire in delle categorie i propri tweet rendendosi così visibili a chi è interessato a quell’argomento specifico.
3. Strutturare in liste
È il modo giusto per filtrare gli account più interessanti in base all’argomento trattato (maggiori informazioni sulla creazione). Ci sono alcuni limiti da rispettare e da ricordare:
- 1000 liste per account
- 5000 account per lista
- I nomi delle liste non possono superare i 25 caratteri
- I nomi delle liste non possono iniziare con un numero
4. Monitorare Analytics
Twitter ci mette a disposizione tutta una serie di dati utilissimi che ci permettono di capire come stiamo agendo con il nostro account. Per accedere a queste metriche basta cliccare sull’immagine del profilo e nel menu a tendina la voce Analytics. Qui si può scoprire l’andamento dell’account negli ultimi 28 giorni in base alla nostra attività: i tweet pubblicati, le loro visualizzazioni, le visite al profilo, le menzioni e i follower. Dopo l’analisi del prospetto è possibile rimodulare il proprio piano editoriale concentrandosi sui tweet che hanno ottenuto maggiore successo.