Pabli > Blog > Finanziario

Contributi ai comuni marginali: FAQ principali e servizio a supporto

In questo articolo analizziamo il fondo messo a disposizione dei comuni marginali per gli anni 2021, 2022 e 2023.

Mariasole Vadalà

29 Marzo 2022

Il 14 dicembre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 30 settembre 2021. Al suo interno sono indicati i termini, le modalità di ripartizione, di accesso e di rendicontazione dei contributi a valere sul fondo comuni marginali. Tali contributi sono a sostegno dei comuni svantaggiati per gli anni 2021, 2022 e 2023.

Nelle scorse settimane abbiamo approfondito la questione anche per il quotidiano Lentepubblica in due articoli:

I destinatari del fondo comuni marginali

I beneficiari del contributo sono 1.187 comuni – riportati nell’allegato B del DPCM – di cui il 95,2% appartenenti al sud Italia.

L’istituzione del fondo è stata disposta ai sensi dell’art. 1, comma 196, della legge n. 178/2020, al fine di favorire la coesione sociale e lo sviluppo economico nei Comuni particolarmente colpiti dal fenomeno dello spopolamento e per i quali si riscontrano rilevanti carenze di attrattività per la ridotta offerta di servizi materiali e immateriali alle persone e alle attività economiche, nel rispetto della complementarità con la strategia nazionale per le aree interne.

Utilizzo dei contributi comuni marginali

I contributi sono concessi per realizzare almeno uno dei seguenti interventi:

  • adeguamento di immobili comunali da concedere in comodato d’uso gratuito per l’apertura di attività commerciali, artigianali o professionali;
  • concessione di contributi per l’avvio di attività commerciali, artigianali e agricole;
  • concessione di contributi a favore di chi trasferisce la propria residenza e dimora abituale nei comuni delle aree interne, come concorso per le spese di acquisto e ristrutturazione dell’immobile (massimo 5.000 euro a beneficiario).

Inoltre detti comuni potranno concedere gratuitamente i propri immobili da adibire ad abitazione principale o per svolgere lavoro agile.

Erogazione del contributo

Ai sensi dello stesso articolo 5 del DPCM 30 settembre 2021 le risorse devono essere effettivamente utilizzate e dunque erogate entro sei mesi dalla conclusione dell’annualità di erogazione del contributo da parte del Ministero ai singoli comuni marginali. Dunque se i contributi del 2021 vengono erogati nel 2022 dovranno essere utilizzati e rendicontati entro il 30 giugno 2023 (come avvenuto per i contributi ai comuni delle aree interne del DPCM 24 settembre 2020).

L’erogazione delle due successive annualità dipende dall’accertamento dell’effettivo utilizzo delle risorse del 2021.

Riprendendo la FAQ 4 – pubblicata insieme alle altre 41 dal Dipartimento per le politiche di coesione – per effettivo utilizzo delle risorse si intende l’avvenuta attribuzione del contributo da parte del comune ai soggetti beneficiari.

Monitoraggio, revoca e pubblicità del contributo ai comuni delle aree marginali

L’articolo 6 dispone che il monitoraggio dei contributi venga effettuato dall’Agenzia per la coesione territoriale attraverso il sistema della banca dati unitaria presso il MEF. Il sostegno erogato ad ogni attività economica è identificato dal CUP. L’Agenzia per la coesione territoriale si occupa di effettuare controlli a campione sull’utilizzo dei contributi erogati alle aree svantaggiate.

L’articolo 7 del decreto dispone la revoca del contributo, integrale o parziale, nel caso di mancato o parziale utilizzato verificato attraverso il monitoraggio, decorsi 12 mesi dall’assegnazione delle risorse. La revoca è disposta con decreto del Ministro per il Sud e la coesione territoriale. In caso di revoca, le risorse già erogate rientrano nella disponibilità del Fondo per lo sviluppo e la coesione.

L’articolo 8 è dedicato alla pubblicità dei contributi assegnati, infatti i comuni beneficiari sono tenuti a rendere nota la fonte di finanziamento, l’importo assegnato e la finalizzazione del contributo assegnato nella sezione «Amministrazione trasparente» del proprio sito internet.

Il nostro servizio #insiemeallapa

Come sottolineato anche nella FAQ 21 nessun ente dello Stato predisporrà bandi tipo ma ciascun comune beneficiario del contributo dovrà redigere il proprio bando considerando le proprie esigenze e le caratteristiche del territorio. In questo la nostra società Pabli srl può supportarti, contattaci subito per saperne di più!

Anche in questa occasione abbiamo progettato un servizio completo per la gestione di questi fondi, quindi è possibile richiedere un preventivo per la gestione integrale o anche per uno solo dei diversi passaggi che ci impegneranno nei prossimi mesi.

Il servizio che abbiamo progettato prevede:

  • supporto nella stesura del bando e nell’attività istruttoria;
  • diffusione e promozione del bando su quotidiani online e canali social;
  • assistenza alle procedure di accreditamento al portale RNA;
  • registrazione della misura di aiuto, della misura attuativa e del bando sul portale RNA;
  • registrazione singolo aiuto e relativo beneficiario sul portale RNA;
  • caricamento e monitoraggio contributo sul portale SiMon WEB.

La nostra società nel corso del 2021 ha maturato una grande esperienza in merito alla gestione dei contributi, ci siamo infatti occupati della stesura del bando, della registrazione e del monitoraggio dei contributi delle aree interne e del trasporto scolastico.

Mariasole Vadalà

29 Marzo 2022

Come
possiamo
supportarti?