Pabli > Blog > PNRR

PNRR Borghi storici: come candidarsi e con quale progetto

Siamo arrivati al nocciolo della questione: come candidare il proprio ente, quali progetti sono ammessi e quali sono le tempistiche previste.

Mariasole Vadalà

11 Gennaio 2022

Siamo certi che sono tanti gli operatori che si dicono: “Bello il PNRR Borghi storici ma come candidarsi e soprattutto con quale progetto?”. Lo abbiamo fatto anche noi nelle scorse settimane per gli enti che ci hanno contattato e che supporteremo nella progettazione e nella presentazione della domanda.

Nelle puntate precedenti abbiamo visto cosa prevede l’Avviso Pubblico Borghi storici, quali sono le risorse disponibili e chi può candidarsi. 

Per un ripasso veloce ecco gli articoli: 

Invece se desideri avere una visione completa e generale sul bando ti rimandiamo all’articolo PNRR: il Piano Nazionale Borghi storici per vincere la sfida del ripopolamento dei piccoli Comuni scritto per il quotidiano Lentepubblica.

Siamo giunti alle battute finali del nostro percorso, in questo articolo ci concentreremo sulle modalità operative, sulle scadenze previste e in particolare su cosa quali tipologie di progetti è possibile presentare. 

Quali progetti presentare? Analizziamo le linee di azione e le tipologie di intervento

Ogni progetto locale di rigenerazione culturale e sociale presentato deve individuare interventi con finalità di interesse collettivo sostenibili nel tempo, sinergici e integrati tra loro, finalizzati a rivitalizzare il tessuto socioeconomico dei piccoli borghi storici, in grado di produrre effetti in termini di crescita occupazionale, contrasto all’esodo demografico, incremento della partecipazione culturale e dell’attrattività turistica. 

Tali interventi riguardano l’ambito culturale, declinato anche nei suoi collegamenti con gli ambiti dell’istruzione, ricerca, welfare, ambiente, turismo, con lo scopo di incrementare e/o migliorare i servizi, l’offerta e la sua gestione, oltre a rafforzare indirettamente le filiere produttive locali collegate. 

Ogni progetto può includere diverse linee di azione che prevedono la realizzazione di:  

  1. servizi e infrastrutture culturali (ad esempio potenziamento e qualificazione luoghi della cultura; creazione spazi di co-working e di studio, ecc.; realizzazione spazi per servizi socioculturali ricreativi, ecc.). 
  1. iniziative per la tutela e valorizzazione del patrimonio della cultura immateriale (ad esempio iniziative/attività volte ad ampliare la conoscenza scientifica; iniziative/attività per l’educazione, sensibilizzazione e informazione destinati al pubblico in generale e in particolare alle comunità locali e ai giovani; rilancio di eventi, manifestazioni collegati al patrimonio della cultura immateriale locale). 
  1. iniziative per l’incremento della partecipazione culturale e per l’educazione al patrimonio delle comunità locali (ad esempio iniziative a favore (e con la collaborazione) delle scuole locali dell’infanzia, primarie e secondarie di riferimento nonché istituti e sedi universitarie delocalizzate; iniziative ed eventi culturali quali mostre, festival, spettacoli dal vivo, attività audiovisive e cinematografiche, ecc.). 
  1. attività per il miglioramento e la razionalizzazione della gestione di beni, servizi e iniziative. 
  1. infrastrutture per la fruizione culturale-turistica (ad esempio creazione/completamento di itinerari culturali e/o naturalistici; potenziamento e qualificazione del sistema di accoglienza; potenziamento e qualificazione del sistema ricettivo attraverso la realizzazione di alberghi di comunità, ostelli o alberghi diffusi, ecc., mediante il recupero del patrimonio edilizio storico purché connessi alla strategia della proposta presentata). 
  1. iniziative per l’incremento dell’attrattività residenziale e contrastare l’esodo demografico (ad esempio per trattenere/attrarre giovani, famiglie con bambini, ecc.; per favorire una residenzialità temporanea collegata ad università, centri di ricerca, scuole di formazione, ecc.; per favorire una residenzialità temporanea di artisti).  
  1. azioni di supporto alla comunicazione e diffusione delle informazioni sull’offerta del territorio (borgo)
  1. azioni di cooperazione interterritoriale (ad esempio acquisizione di know how necessari all’implementazione del Progetto locale di rigenerazione culturale e sociale; costituzione di reti tematiche (interterritoriali) di offerta, ecc. (le spese ammissibili sono esclusivamente quelle sostenute nel comune/aggregazioni di comuni proponenti). 

Tipologie di intervento finanziabili

All’interno di ciascuna linea di azione possono essere articolate una o più tipologie di intervento, che vanno da interventi di tutela e rigenerazione di beni culturali a piccoli interventi di riqualificazione di spazi pubblici, dalla costruzione di centri di documentazione e studi a progetti digitali per la fruizione di beni artistici e paesaggistici. Per i dettagli rimandiamo alla tabella presentata a pag. 16, 17 e 18 dell’Avviso pubblico del 20 dicembre 2021.

Due punti sono importanti: gli interventi possono essere sia materiali che immateriali, inoltre sul medesimo sito si possono effettuare più interventi. Ad esempio restauro di una cappella, cancellazione delle barriere architettoniche per accedervi, divulgazione della notizia alla comunità attraverso una campagna di marketing territoriale. 

Scadenze da rispettare

Ogni progetto locale di rigenerazione culturale e sociale dovrà realizzare almeno 10 interventi di quelli elencati che dovranno essere ultimati entro il 30 giugno 2026 e di questi almeno 6 dovranno essere conclusi entro giugno 2025. Il rispetto di questi obiettivi dovrà essere evidenziato nella relazione di progetto e sarà oggetto di valutazione. 

Entro agosto 2023, il Ministero della Cultura effettuerà le verifiche dello stato di avanzamento conseguito al 30.06.2023 dai Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale rispetto ai cronoprogrammi procedurali e di spesa previsti dalle proposte ammesse a finanziamento, in esito alle quali saranno assunti i conseguenti provvedimenti di revoca, ove ne ricorrano le condizioni.

I traguardi, gli obiettivi e gli indicatori e il rispetto delle tempistiche saranno verificati da Ministero dell’economia e delle finanze. 

PNRR Borghi storici: come candidarsi ed entro quando

Le attività di compilazione e di presentazione telematica delle domande di finanziamento dovranno essere completate, a pena di esclusione, entro le ore 13:59 del giorno 15 marzo 2022. Per la presentazione è necessario collegarsi al portale Fondo Borghi e Fondo Parchi e Giardini Storici. 

Le domande di finanziamento pervenute saranno soggette a verifica di ammissibilità formale da parte del Ministero della Cultura con il supporto di una Segreteria tecnica appositamente costituita.

Il finanziamento potrà essere ridotto in caso di mancata rendicontazione delle spese o di inammissibilità delle spese rendicontate. La revoca integrale è invece prevista nel caso di gravi violazioni.

Come indicato all’articolo 16 dell’Avviso è possibile apportare modifiche al progetto finanziato solo in caso di presentazione formale della domanda da parte del comune proponente al Ministero della Cultura. A questa va allegata documentazione descrittiva delle modifiche che si desiderano apportare. Il MIC farà le sue valutazioni e comunicherà al comune proponente l’accoglimento o il rigetto entro 20 giorni dalla ricezione della domanda.

Pabli srl affianca l’ente nella stesura del progetto e nella presentazione della domanda di ammissione ai contributi, oltre a rendersi disponibile per la realizzazione finale dello stesso. Contattaci subito per saperne di più!

Mariasole Vadalà

11 Gennaio 2022

Come
possiamo
supportarti?