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Le FAQ del Viminale sul contributo per investimenti di rigenerazione urbana

Un’analisi dei chiarimenti diffusi dal Viminale sul contributo per investimenti in progetti di rigenerazione urbana destinati a lasciare un evidente segno sul territorio.

Mariasole Vadalà

18 Maggio 2021

Il DPCM 21 gennaio 2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 56 del 6 marzo 2021, ha fornito le informazioni necessarie riguardo al fondo previsto dall’articolo 1 commi 42 e 43 della legge 27 dicembre 2019. Si tratta di un contributo per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.

Modalità di presentazione della richiesta

Il decreto del Ministero dell’interno del 2 aprile 2021 ha definito la modalità di presentazione della certificazione informatizzata, da utilizzare dai comuni ai fini della richiesta di contributi per il triennio 2021-2023, per investimenti in progetti di rigenerazione urbana.

L’istanza di finanziamento può essere presentata esclusivamente attraverso le funzioni della Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema di Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP) di cui al D. Lgs. 229/2011. L’accesso al MOP avviene attraverso le utenze del sistema già in possesso dei comuni che effettuano regolarmente il monitoraggio di cui al citato decreto legislativo. Il mancato possesso di un’utenza del MOP rappresenta un’inadempienza rispetto a quanto previsto dal D. Lgs. 229/2011 (se non sei in regola, dai un’occhiata al nostro servizio). Un volta effettuato l’accesso, nella sezione delle notifiche, è visualizzata la comunicazione per procedere alla compilazione e all’invio dell’istanza di finanziamento.

Il Comune attraverso la piattaforma:

  • seleziona i CUP tra quelli ammissibili proposti dal sistema stesso;
  • fornisce gli elementi informativi richiesti dal sistema attraverso la procedura guidata;
  • valida l’istanza: tale passaggio produce un file pdf della bozza di istanza;
  • scarica il file pdf della bozza di istanza;
  • verifica la correttezza dei dati inseriti;
  • firma digitalmente il file (la firma deve essere apposta dal rappresentante legale e dal responsabile del servizio finanziario);
  • carica il file dell’istanza firmata digitalmente tramite la piattaforma;
  • esegue la trasmissione dell’istanza firmata.

Destinatari dei finanziamenti per rigenerazione urbana

Possono richiedere i finanziamenti per la rigenerazione urbana i comuni con popolazione uguale o superiore ai 15.000 abitanti, non capoluogo di provincia; ed i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana che intendono realizzare interventi.

Non è possibile quindi chiedere il contributo per gli enti inferiori a 15.000 abitanti così come non è possibile che il contributo venga richiesto da altre tipologie di enti locali, comunità montane e/o unioni comprese.

Criteri di assegnazione contributi

Ciascun Comune può fare richiesta di contributo per uno o più interventi nel limite massimo di:

  • 5.000.000 euro per i comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti;
  • 10.000.000 euro per i comuni con popolazione da 50.000 a 100.000 abitanti;
  • 20.000.000 euro per i comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti e per i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana.

Pertanto, nei limiti sopra citati, è ammissibile una sola istanza con più opere ciascuna delle quali identificata con il proprio Cup.

I contributi sono concessi per singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi pubblici anche ricompresi nell’elenco delle opere incompiute, volti a ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, a migliorare la qualità del decoro urbano, del tessuto sociale e ambientale attraverso interventi di:

  • manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico (compresa la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree);
  • miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;
  • mobilità sostenibile.

I progetti candidati devono altresì tenere in considerazione la riduzione del consumo di suolo, privilegiando interventi che non occupino spazi liberi o che, laddove non sia possibile, prevedano un saldo zero (ripristino spazi a verde per la quota occupata).

In ogni caso, la richiesta di finanziamento non può riguardare opere per le quali risulti già avviata la procedura di affidamento in data antecedente alla data di presentazione della domanda.

Tempistiche di erogazione dei contributi per rigenerazione urbana

Le erogazioni sono disposte dal Ministero dell’interno ai comuni beneficiari nel seguente modo:

  • 30 % del finanziamento, previa verifica dell’avvenuto affidamento dei lavori attraverso il sistema di monitoraggio di cui all’articolo 6, comma 6;
  • 60 % sulla base degli stati di avanzamento lavori o delle spese maturate dall’ente, così come risultanti dal sistema di monitoraggio di cui all’articolo 6 comma 6;
  • il restante 10 % previa trasmissione al Ministero dell’interno del certificato di collaudo, ovvero del certificato di regolare esecuzione rilasciato per i lavori dal direttore dei lavori, ai sensi dell’articolo 102 del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.

Il cofinanziamento dell’ente

Qualora il costo dell’opera per cui è chiesto il contributo rientri nel limite previsto per ciascun comune, non è necessario alcun cofinanziamento da parte dell’ente. Inoltre il cofinanziamento non costituisce elemento di premialità ai fini dell’attribuzione del contributo.

I termini di presentazione

La trasmissione deve avvenire entro le ore 23.59 del 4 giugno 2021 attraverso la piattaforma GLF. Si può accedere alla piattaforma tutti i giorni, inclusi i festivi, dalle ore 8 alle ore 20 tutti i giorni.

Rettifica dell’istanza inviata

Gli enti interessati possono rettificare i dati già trasmessi prima della scadenza del termine indicato. Per farlo devono ritirare in via preliminare l’istanza già inviata e poi produrre una nuova istanza, attraverso un ulteriore invio e secondo le modalità sopra rappresentate, sempre entro i termini fissati.

Il comune interessato non deve:

  • allegare alcun progetto o relazione;
  • intervenire su immobili di proprietà di altri soggetti, al momento dell’assegnazione del contributo l’area deve essere di proprietà dell’ente;
  • presentare progetti in partnership con altri comuni.

Per qualsiasi altra informazione sui contributi oggetto di questo articolo ti rimandiamo alle FAQ del Viminale.

Mariasole Vadalà

18 Maggio 2021

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