È stato pubblicato l’Avviso relativo alla Linea d’intervento B finalizzata alla realizzazione di Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale di almeno 229 borghi storici, in coerenza con il target previsto dalla scheda relativa all’investimento 2.1 Missione 1 Componente 3 del PNRR.
Finalità dell’intervento di riqualificazione dei borghi storici
Il Piano si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), un progetto di rilancio economico dedicato agli stati membri dell’Unione Europea.
La finalità dell’Avviso oggetto del presente articolo è quella di sostenere i comuni in cui è presente un borgo storico, caratterizzati da significativa marginalità economica e sociale e con popolazione al di sotto della soglia dei 5.000 abitanti. Restituire vitalità a luoghi e patrimoni destinati alla scomparsa e alla perdita definitiva, creare nuove radici che rendano questi luoghi attrattivi per le nuove generazioni.
L’Avviso promuove progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni ma al tempo stesso mette al centro la tutela del territorio e l’adattamento al cambiamento climatico. In particolare si intende spingere al rilancio occupazionale e al contrasto dello spopolamento dei borghi storici e delle aree marginali e fragili del nostro Paese.
Sono numerose le iniziative portate avanti in questi ultimi anni su queste tematiche:
- la legge n. 158/2017 per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni e per la riqualificazione e il recupero dei centri storici;
- le politiche di coesione attuate grazie alla Strategia Nazionale Aree Interne (dei quali contributi abbiamo ampiamente parlato sul nostro blog nei mesi scorsi);
- l’istituzione nel 2017 dell’Anno dei Borghi da parte del Ministero della Cultura.
PNRR e l’attrattività dei borghi storici: tipologie di intervento
L’Investimento 2.1 “Attrattività dei borghi storici” di PNRR-M1C3-Cultura mira a realizzare interventi finalizzati a:
- recuperare il patrimonio storico, riqualificare gli spazi pubblici aperti, organizzare piccoli servizi culturali anche a fini turistici;
- creare e promuovere nuovi itinerari e visite guidate;
- sostenere le attività culturali e creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volte a rilanciare le economie locali.
Tali interventi prevedono una forte sinergia e collaborazione tra settore pubblico e privato. Per non arrecare danni significativi agli obiettivi ambientali, l’attuazione dell’intervento terrà conto di ciò che è stato indicato dal DNSH assessment, relativamente alla mitigazione e all’adattamento del cambiamento climatico, all’uso sostenibile e alla tutela dell’acqua, all’economia circolare, alla prevenzione e al controllo dell’inquinamento, alla protezione e al recupero della biodiversità e degli ecosistemi.
Si invita infatti a promuovere approcci integrati e partecipativi al fine di generare benefici nei 4 pilastri dello sviluppo sostenibile: economia, diversità culturale, società e ambiente.
